Vigneti e cantina

Il processo di coltivazione della vite

SOSTANZE ORGANICHE ED ELEMENTI NATURALI

Nel profilo geologico roerino, prevale la sabbia mescolata all’arenaria (roccia fragile e sedimentaria di origine marina, pietra che veniva usata per le costruzioni o per essere scolpita essendo tenera e facile da lavorare) con ricchezza di calcare ed argilla.Terreni ricchi da calcio, potassio, fosforo e di altri svariati microelementi, abbinata ad una buona dotazione di sostanza organica fa sì che questo sia un terreno ideale per la coltivazione della vite. I terreni si presentano in genere molto scoscesi, di una colorazione che varia dal giallastro al rossiccio.

La giusta piovosità inserita in un microclima specifico, dà origine ai caratteri primari del vino che in questa zona hanno una lunga tradizione.

I vigneti in produzione ricoprono circa 13 ettari e sono dislocati nei comuni di Monteu Roero, Montaldo Roero, Vezza d’Alba, Baldissero d’Alba e Corneliano d’Alba. Gli appezzamenti sono piuttosto frazionati trovandosi sparsi nei suddetti comuni. Essi occupano terreni e pendii sabbiosi con le migliori esposizioni laddove le asperità del terreno collinare non sempre consentono l’utilizzo di mezzi meccanici e il lavoro si esegue ancora manualmente secondo le vecchie tradizioni contadine. Vigneti a terrazze, ostiche colline e esposizioni vantaggiose, ci offrono i nostri vini, frutto della terra pervasa dai disegni delle marne e delle rocche e contornata da verdi paesaggi e di un microclima zonale ricco di tipicità ed unico nel suo genere.


I vigneti della Cascina a Montaldo


PARLIAMO DEL NOSTRO TERROIR VINICOLO
Il suolo del Roero è sabbioso, ricco di calcare e argilla. Questi minerali si trovano in particolare nei nostri vini bianchi.
È ricco di calcio, potassio, fosforo che lo rendono molto fertile e la concimazione organica non è sempre necessaria, anche grazie al perfetto equilibrio nel microclima.
 
I vigneti coprono circa 15 ettari dei terreni di proprità e si trovano esclusivamente nella zona del Roero tra i comuni di Monteu Roero, Montaldo Roero, Vezza d’Alba, Baldissero d’Alba e Corneliano d’Alba. Il terreno ha un’alta pendenza, in particolare i vigneti più antichi che vengono ancora lavorati a mano. La cosa più importante oltre alla qualità del suolo è l’esposizione al sole; l’ideale è il sud-est, che raccoglie la luce del mattino ed è fresco nel pomeriggio.
Un altro fattore importante è l’età del vigneto. Per questo abbiamo diverse freschezze e strutture nei vini. Dal più storico vigneto “Valmaggiore” di circa 90 anni al più giovane “Centanito” di 5 anni. Ogni vigneto ha caratteristiche diverse che manteniamo intatte anche in cantina mantenendo il vino di ciascuno nella propria vasca, divisi per vigneto.
Ad ogni vigneto abbiamo infatti associato un nome che troverete sull’etichetta del vino in bottiglia.
La nostra scelta è sempre stata quella di non usare erbicidi per garantire e rispettare un ecosistema migliore.
La nostra è un’agricoltura convenzionale che aderisce alla legge italiana 2078/92 e quindi prevede un numero chiuso di trattamenti obbligatori per la salute della vite.

I vigneti storici

I primi vitigni furono impiantati dal fondatore Giacomo con il figlio Antonio.

Lo storico vigneto di “Valmaggiore”, impiantato nel 1943, sito nel comune di Vezza d’Alba, caratterizzato da elevate pendenze e ancora oggi lavorato esclusivamente a mano, dove vengono prodotte le uve Nebbiolo con la menzione vigna Valmaggiore. L’anno dell’impianto è molto significativo poichè l’Italia era ancora in guerra. Questo vigneto fu piantato anche da Giovanni, fratello di Nonno Antonio. Il giorno dopo venne chiamato alle armi e rimase disperso in Russia.

Questo storico vigneto di “Valmaggiore”, di circa 90 anni, situato nel comune di Vezza d’Alba è caratterizzato da una pendenza del 40%.
Per questo viene lavorato ancora a mano ancora oggi. Qui vengono prodotti le nostre migliori uve Nebbiolo.
Il vigneto “Gargan”, di circa 80 anni, in cui vengono ancora prodotte le uve Nebbiolo.
Il vigneto “Cagnòla”, 70 anni, vigneto a file verticali, dove si producono Nebbiolo e Favorita
Parte del più grande vigneto “Valle gioia” in cui vengono ancora prodotte le uve Arneis.


NEGLI ULTIMI DIECI ANNI I VIGNETI SONO AUMENTATI
Accanto agli storici vigneti dell’azienda troviamo i più giovani, quelli impiantati da Giacomo e Luca, figlio e nipote di Antonio.
Vigneto “Costabella”, di circa 20 anni, dove vengono prodotte Barbera e Dolcetto;
Vigneto “Bricco Lunetta”, circa 40 anni, selezionato per la produzione di Arneis di qualità superiore,
vigneto “Cisane”, di 20 anni, qui troviamo Arneis e Nebbiolo.
Vigneto “Valle gioia”. Abbiamo ampliato il vigneto esistente acquistando i terreni adiacenti. Ora in tutto il vigneto produciamo Arneis, Favorita, Nebbiolo e Barbera.
Vigneto “Centanito”, impiantato nel 2015, quindi alle prime produzioni di Nebbiolo e Arneis.

“Siamo molto orgogliosi dei nostri vigneti e di essere in grado di lavorare queste magnifiche terre, perché solo innamorandosene è possibile far emergere il loro vero valore e patrimonio, che è inimitabile.”
Luca Bertello


Il lavoro in cantina


AROMI E SAPORI CURATI DALL’ENOLOGO

Luca, il nostro enologo, si occupa accuratamente di tutti i processi. Segue attentamente il vino, proprio come un figlio, accompagnandolo all’invecchiamento nelle botti e poi nelle bottiglie.
Ogni vigneto ha caratteristiche diverse in base all’esposizione al sole, al terreno, alla pendenza e all’età.

Per preservare le caratteristiche di ognuno dedichiamo a ciascun vigneto la sua vasca .
Ad ogni vigneto abbiamo infatti associato il nome che troverete sull’etichetta del vino in bottiglia.
Il lavoro in cantina è molto delicato, in quanto è necessario mantenere gli aromi e i sapori originali delle uve.
In cantina avviene il processo principale: l’uva si trasforma in vino attraverso i processi di vinificazione. Le pigiature delle uve sono differenti in base al colore: le uve bianche vengono vinificate senza buccia, mentre per le uve rosse le bucce vengono lasciate a fermentare insieme al mosto.
La prima fase fondamentale in cantina è la fermentazione alcolica, in cui gli zuccheri dell’uva si trasformano in alcol.

Per i vini rossi, viene eseguito un rimontaggio giornaliero per consentire al colore, all’aroma e ai tannini di dalla pelle e quindi esprimersi nel vino finale.
Le bucce, essendo più leggere, tendono a formare un “cappello” sulla superficie del vino. Grazie al rimontaggio e le bucce caratteri rimanere sempre ben amalgamati estraendo dalle ultime i sapori e gli aromi chezzeranno il vino.

Dopo i rimontaggi e la fermentazione alcolica il mosto è ormai considerato vino ed è ben separato dalle bucce.
Quindi il mosto viene versato in una nuova vasca mentre le bucce rimanenti vengono pressate e lasciate decantare ulteriormente per far depositare i residui solidi.

Il vino viene versato circa una volta a settimana nel serbatoio per eliminare la parte solida che continua a decantare e potrebbe rovinare il vino stesso.


Il lavoro in vigna


EVITIAMO DISERBANTI E OPTIAMO PER PROCESSI NATURALI
La salute dei vigneti è curata esclusivamente da Giacomo, Luca e Piero. Tutti i lavori che riguardano il “toccare con mano” la vite sono eseguiti rigorosamente da loro.
 
PERCHE’ NON UTILIZZIAMO DISERBANTI?
 
Beh..non è una novità che i diserbanti siano nocivi per la salute delle persone. Quello che però noi vogliamo assicurarci è la salute del terreno! Le erbe spontanee sono molto importanti per il nutrimento del suolo e per il suo ecosistema; se noi le eliminiamo definitivamente anche il resto dell’ecosistema ne soffre rischiando la salute dell’intera vegetazione.

“Chi lavora la terra ha una grande responsabilità: lasciare un mondo pulito e sano, a chi verrà in futuro. E’ un suo diritto e dovere.”
Ilaria Bertello


Autunno

Per facilitare la conservazione e la fertilità, dopo la raccolta vengono eseguite la fresatura e la concimazione dei filari, fondamentali per ottenere uve di qualità e mantenere le viti in un buon equilibrio vegetativo-produttivo.

Inverno

In inverno le viti si riposano. Da dicembre a marzo viene effettuata la potatura lasciando solo un tralcio, che sarà il padre dell’uva che nascerà nell’annata corrente.


Primavera

In primavera nascono finalmente le nuove gemme!

I rami conservati vengo legati ai fili di ferro in modo da direzionarli orizzontalmente.
Ad aprile iniziamo con la potatura verde, ovvero togliamo tutti i germogli sul legno vecchio, poiché questi non producono uva ma bruciano molta energia alla pianta.
Questi passaggi sono essenziali per rendere i giovani germogli dritti e ben distanziati gli uni dagli altri.
Per fare questo ci serviamo anche di quei fili bianchi che si notano sulle viti in questo periodo.
Finalmente procediamo con la sfeminnellatura per contenere la crescita della vegetazione.

Estate

Tra maggio e agosto vengono effettuati i trattamenti fitosanitari e continua la cimatura dove necessaria.
A fine luglio iniziamo a diradare i grappoli che sono in eccesso oppure più verdi.
Questo serve per dare più nutrimento ai grappoli rimanenti.
I vecchi vigneti non sono accessibili alla meccanizzazione, quindi tutti i lavori sono svolti a mano.
Non usando diserbanti tra i filari avviene la trinciatura, mentre tra le viti usiamo il decespugliatore a mano.

Nuovamente… Autunno

Ora tutto è pronto per la raccolta del frutto!

La vendemmia inizia da metà settembre con le uve bianche e termina alla fine di ottobre con la vendemmia dell’ultimo Nebbiolo.

“Mi ricordo bene la vendemmia del 2004, in cui le ultime uve vennero vendemmiate e pigiate il 1° Novembre e probabilmente quella nebbia che vi era, ben s’addiceva all’uva Nebbiolo”
Giacomo Bertello

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